TARI
La realtà dei fatti
Come già a suo tempo spiegato sull’informatore comunale, il D.Lgs 116/2020 ha completamente esentato le superfici produttive dal pagamento della TARI. Gli enti locali hanno dovuto quindi ridistribuire sulle utenze domestiche e sugli esercizi commerciali la quota parte del costo del servizio non più corrisposta dalle utenze industriali. Questo è il motivo dell’aumento TARI registrato nel 2021.
La prossima amministrazione di VIVERE RONCO continuerà a verificare attentamente le voci di spesa che determinano i costi di gestione dei rifiuti, allo scopo di individuare eventuali margini di miglioramento in grado di contenere i costi a carico dei cittadini.
Come la raccontano
Progetto Ronco, invece, promette di ridurre la TARI del 30%, affermando che “i soldi per portare la TARI ai livelli precedenti ci sono, basta non sperperarli in cause legali come ha fatto l’attuale amministrazione comunale”.
Qualcuno dovrebbe spiegare agli aspiranti amministratori di Progetto Ronco che non è possibile mettere in relazione voci di bilancio che, per loro natura, non possono essere considerate a compensazione: la TARI, per legge, deve tendere a coprire esclusivamente i costi relativi alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti.